L’orto: coltivare la rutabaga
La rutabaga predilige terreni ricchi di sostanza organica, ben drenati, umidi e un’esposizione al sole o a mezzombra.
La semina in serra si effettua fra marzo e metà aprile. Le piantine vanno trapiantate in piena terra quando hanno sviluppato 3 o 4 foglie. Comunque, si può seminare in piena terra a partire da maggio. La raccolta ha luogo 10 settimane dopo che è stata trapiantata in piena terra.
La rutabaga può essere attaccata da parassiti, fra cui la larva della mosca del cavolo, lumache e limacce, che ne rovinano foglie e radici. Inoltre, può essere soggetta a malattie come la virosi (causata da un virus), l’oidio (un fungo che determina la comparsa di macchie biancastre sulle foglie), il marciume delle radici, la peronospora (un fungo che provoca la comparsa di macchie brune sulle foglie), la rhizoctonia (un fungo responsabile del marciume dei tubercoli) o anche l’ernia del cavolo (un fungo che causa l’avvizzimento delle foglie). Queste malattie e questi parassiti determinano un rallentamento della crescita della pianta e potrebbero anche causarne la morte.
Prodotto invernale per eccellenza, la rutabaga è un ortaggio, ma è anche una radice.
Ritratto della rutabaga
Le nostre ricette a base di rutabaga
Per maggiori informazioni sui trattamenti da seguire in presenza di malattie o parassiti, consultate la sezione “malattie e parassiti”
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