Ogni anno oltre 1.3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate in tutto il mondo lungo l’intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo. Una cifra impressionante, soprattutto se si considera la preoccupazione condivisa rispetto alla tematica. Sfortunatamente, l’Europa è una delle principali responsabili, come evidenziato dall’infografica Eurobarometro. Per mitigare il problema, la Louis Bonduelle Foundation suggerisce alcune semplici soluzioni da intraprendere quotidianamente.
Come stimato dalla Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite, 793 milioni di persone nel mondo soffrono ancora la fame, Europa compresa.
Secondo Eurostat, circa il 9.6% della popolazione europea non è in grado di permettersi un pasto adeguato (con carne, pesce, pollo o l’equivalente vegetariano) a giorni alterni. Come mostrato nell’infografica Eurobarometro qui sotto, il 20% di tutto il cibo prodotto nell’Unione europea viene sprecato lungo l’interocorso della catena di approvvigionamento, l’equivalente di 173 chili di rifiuti alimentari all’anno per persona.
Una cifra che non tiene nemmeno conto dei 170 milioni di tonnellate di CO2 l’anno necessarie per produrre prima, ed eliminare poi, tutto questo cibo. Un impatto sociale ed economico evidentemente molto alti che vede Olanda, Belgio, Cipro, Estonia e Polonia in cima alla classifica dei Paesi “spreconi”.
LA GRANDE SFIDA DELLO SPRECO ALIMENTARE
Lo spreco alimentare ha un enorme impatto ambientale a causa della dispersione delle già scarse risorse idriche ed energetiche ed è considerato uno dei principali responsabili del cambiamento climatico. Basti pensare che vengono riversati 4,5 kg di CO2 nell’atmosfera per ogni kg di cibo prodotto.
Ridurre lo spreco alimentare, con qualche semplice soluzione e buon senso, può dunque aiutare a mitigare una situazione climatica che gli esperti considerano sempre più complicata e imprevedibile.
La Louis Bonduelle Foundation– da sempre impegnata nella lotta allo spreco alimentare – ha fatto luce sulla questione con un dossier scientifico che ne definisce tutti i meccanismi e alcune linee guida per cercare di risolvere il problema.
COME RIDURRE LO SPRECO ALIMENTARE NEL QUOTIDIANO
Tutti i protagonisti della filiera devono assumersi la propria parte di responsabilità per ridurre il problema dello spreco alimentare. Come suggerisce la Louis Bonduelle Foundation, la sfida allo spreco alimentare potrebbe essere affrontata partendo da 6 semplici interventi mirati a cambiare le abitudini quotidiane: agire sulla produzione agricola, migliorare la distribuzione alimentare, condivisione delle best practice di produzione, promuovere una migliore industria alimentare, insegnare ai consumatori come ridurre gli sprechi e coinvolgere tutti gli attori della filiera alimentare.
D’altronde, ora più che mai, è necessaria una risposta globale visto che lo spreco alimentare è un problema talmente grande da intaccare le scorte alimentari e la conservazione delle risorse su scala mondiale.