Associare produttori locali ad asili e scuole, è questa l’idea alla base della raccolta fondi per progetti scolastici. Le istituzioni si impegnano in anticipo ad acquistare la fornitura di verdura per il proprio utilizzo dai produttori locali che, ogni autunno, consegnano un ricco assortimento di tuberi a radice.

VENDERE VERDURA ALLE SCUOLE: UNA SCELTA EDUCATIVA ED ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSA

Perché i tuberi? Perché si conservano bene, il che riduce al minimo gli sprechi alimentari delle scuole. Inoltre, i bambini e i loro genitori potrebbero trarre vantaggio dal conoscere meglio queste verdure. I proventi delle vendite vengono investiti in attività scolastiche, come workshop di cucina, oppure per allestire un banco alimentare.

Quest’idea innovativa ha preso piede, nel 2015, nella provincia di Manitoba in Canada. Nel primo anno, oltre 350.000 kg di tuberi a radice sono stati venduti e consegnati in oltre 358 scuole e asili della provincia di Manitoba. L’iniziativa è stata coordinata da Peak of the Market, associazione di produttori locali.

Alberta, Saskatchewan e Ontario hanno seguito l’esempio, seguite da Nova Scotia, British Columbia e Terranova. Tutte le province sono presenti sul sito web di Farm to School.

COSA SUCCEDE IN ITALIA?

Dall’anno scolastico 2017-2018 anche nelle mense liguri verrà distribuita frutta e verdura a chilometro zero. L’annuncio arriva dall’assessore regionale all’Agricoltura, Stefano Mai, in seguito all’accoglimento da parte del ministero delle Politiche agricole della modifica ai bandi per il progetto “Frutta nelle scuole” in ottica di una territorializzazione dell’offerta. Questa novità garantisce una maggiore freschezza e qualità dei prodotti del territorio nelle mense scolastiche, oltre che un aiuto concreto ai produttori locali della filiera dell’agroalimentare.

Per maggiori informazioni sul Progetto Frutta nelle scuole: http://www.fruttanellescuole.gov.it/